Oggi arriva in Comune a Milano la delibera che darAi?? il via libera alle misure per contrastare la povertAi?? in crescita degli abitanti della metropoli. Tra queste, l’utilizzo gratuito degli orti urbani.
Le novitAi?? riguardano tutte il Patto sulle politiche alimentari urbaneAi??che verrAi??Ai??firmatoAi??da cento cittAi?? internazionaliAi??tra cuiAi??Mosca, Parigi,Ai??New York, MilanoAi??eAi??Amsterdam e che verrAi?? consegnato il 16 ottobre al segretario generale dellai??i??Onu Ban Ki-moon. Lo scopo A? quello di rendere le cittAi??Ai??piA? sostenibili attraverso una corretta cultura del cibo. Un programma di cinque anni che verrAi?? seguitoAi??dal Comune in tutte le scelte amministrative. Di queste misure faAi??parte l’affidamento deiAi??terreni di proprietAi?? pubblica agli orti per chi A? in difficoltAi?? economica, oltre ad un sistema di sprechi che sembra puntare a qualcosa di simile a quello varato da poco in Francia. per legge gli alimentari in esubero non possono essere buttati ma vanno destinati a mense e associazioni per i poveri.
A vigilare su queste iniziative ci sarAi?? anche unAi??’Consiglio metropolitano del cibo‘, una sorta di consulta che verrAi?? nominata e sarAi?? composta da esperti e cittadini.
Sono state individuate in tuttoAi??quattro prioritAi?? e per ognuna sono state indicateAi??azioni da compiere per trasformare le idee in fatti.
1) Diritto al cibo sano per tutti, anche i meno abbienti. 225mila persone che vivono in condizioni di povertAi??, 250mila pasti a domicilio distribuiti dal Comune. Non A? nuova la cosa, dato che A? giAi?? stato attivatoAi??lai??i??accordo tra Milano Ristorazione e Banco Alimentare che nel 2014 ha permesso di recuperare per strutture caritative 54.822 chili di pane e 100.386 chili di frutta. Meccanismi di redistribuzione delle eccedenze che andrebbero incentivati Ai??a tutti i livelliAi??, dalle mense ai mercati fino ai condomini e Ai??in tutte le zoneAi??. Ma si puA? essere green anche puntando sul superamento estetico per gli imballaggi e trasformando i rifiuti organici in compost per il quartiere.
2) Incremento delle forniture di prodotti di qualitAi??, locali e sostenibili nelle strutture pubbliche . , nei mercati rionali, con acquisti collettivi, aprendo le mense scolastiche agli anziani del quartiere
3) Destinazione delle aree agricole pubbliche alla produzione di tipo professionale, per autoconsumo e piccolo commercio di zona. Non solo orti urbani per famiglie, che giAi?? di per se sono un passo importante nel bilancio di molti, ma anche la possibilitAi?? di avviare una nuova attivitAi?? su un terreno gratuito concesso dal comune, vendendo in loco.
Sono previste anche lezioni itineranti sulla qualitAi?? del cibo,Ai??informazioni nei mercati, nelle proprie sedi decentrate, nelle residenze pubbliche, pensando ai bambini, ai migranti, alle badanti e alle baby sitter.Ai??Della strategia fanno parte molte realtAi??: i distributori di frutta e verdura, gli accordi tra aziende agricole e scuole, gli orti didattici, lai??i??acqua pubblica nei ristoranti e nelle case dellai??i??acqua, marchi per i virtuosi.
Vi terremo aggiornati su modalitAi?? di richiesta per l’accesso a tutti i servizi. La delibera viene approvata oggi 5Ai??ottobre da Palazzo Marino ed entro breve ci saranno chiare le modalitAi?? di accesso a questi punti.