All’UniversitAi?? di Stanford, USA, A? stato a messo a punto un rivoluzionario sistema per produrre energia elettrica naturalmente e senza generare inquinamento.
Si ride spesso della scoperta dell’acqua calda ma un gruppo di seri scienziati americani hanno scoperto questa volta nientemeno che… l’acqua fresca! Ai??Il prof. Yi Cui, professore associato di ingegneria dei materiali a Stanford, insieme ad alcuni colleghi ha studiato il modo di generare elettricitAi?? utilizzando gli elettrodi e una combinazione di acqua dolce e acqua salata… nient’altro!
Il processo, piuttosto complesso ma realizzabile in qualsiasi laboratorio, prevede l’utilizzo degli ioni che si trovano naturalmente nell’acqua salata, insieme a quelli generati Ai??dagli elettrodi immersi in acqua fredda. In particolare, un elettrodo negativo e uno positivo sono prima utilizzati per caricare l’acqua fredda con ioni, a cui viene poi sostituita l’acqua salata. L’acqua salata infatti A? 100 volte circa piA? carica di ioni rispetto all’acqua dolce e questo incremento di voltaggio causa la generazione di elettricitAi??. Questa elettricitAi?? viene poi convogliata e conservata in grandi batterie, una sorta di grande deposito in forma di pila.
Il voltaggio ottenuto dipende dalla concentrazione di ioni di sodio e cloro nelle acque, ma la scoperta A? comunque importantissima perchAi?? come spiega il prof. Cui: “Se carichi a basso voltaggio nell’acqua dolce e poi scarichi a alto voltaggio in acqua marina, ottieni energia. Ottieni piA? energia di quella che immetti attraverso gli elettrodi”.
Quindi, grazie al sistema inventato da questi scienziati, sarebbe giAi?? possibile Ai??produrre energia elettrica in modo assolutamente naturale. Ci auguriamo che diventi presto una realtAi?? concreta, perchAi?? con un metodo che si basa sulla duplicazione dell’energia esistenze senza inquinare, non ci sarebbe davvero bisogno delle centrali nucleari.
Per informarsi meglio su questa nuova tecnica, A? possibile leggere online (per ora solo in inglese)Ai??l’articolo del prof. Luis Bergeron  dellaAi??Stanford University, che dettaglia le varie fasi del caricamento e la modalitAi?? di stoccaggio nelle batterie.