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LA STUFA A PELLET CONVIENE COME ALTERNATIVA AL METANO ?

I primi freddi arrivano e i riscaldamenti, con i relativi costi, tornano ad essere una voce cruciale nel budget familiare. Tra i sistemi piA? ecologici e votati al risparmio c’A? il pellet. Ma conviene davvero? E quanto? Le stufe a pellet sono una soluzione piuttosto nuova, accessibili anche a chi sta in appartamento e negli ultimi anni hanno visto incrementare in modo vertiginoso le loro vendite.

Il pellet ha la forma di un piccolo cilindro legnoso; si ottiene dalla segatura di legno (scarti di lavorazione del legno), sottoponendola tramite macchinari specifici, ad altissime pressioni. I cilindri che ne derivano sono tenuti insieme da una sostanza naturale presente nel legno e chiamata “lignina”, un prodotto quindi completamente ecologico e naturale. Da notare che prima dell’avvento dei pellets, gli scarti della lavorazione del legno venivano in gran parte buttati.

La convenienza va calcolata in base a diversi fattori,tra cui quello non trascurabile del costo del pellet. Inizialemente infatti questo materiale era venduto a costi irrisori, sotto i 50 cent al kg, mentre ora il costo si aggira tra i 0,60 e i 0,80 euro al kg. Un aumento influenzato probabilmente dal maggior uso di questo tipo di stufe. In ogni caso, un costo sempre inferiore a quello del riscaldamento a gasolio o metano.

Nei costi iniziali vanno considerati perA?: costo della stufa + relativa installazione e eventuali opere inerenti la canna fumaria + costo del pellet + costo energia elettrica (le stufe a pellet infatti hanno una parte elettrica per termostato e accensione). Inoltre va calcolato un costo di stoccaggio dei sacchi del pellet che per un inverno standard equivale a poco piA? di un
bancale ,ovvero 80/90 euro.

I costi sono comunque molto simili a quelli del riscaldamento a legna, ma con il pellet si guadagna in comoditAi??: non ha problemi di stoccaggio di grandi volumi di legna ed eventuale taglio (puA? essere tenuto tranquillamente anche nelle cantine e garage condominiali) e la cenere prodotta A? molto ridotta,inoltre il calore A? omogeneo e costante nel tempo, come con i termosifoni. Al contrario della legna che non ha una fiamma costante.

In definitiva, i conti sono personali ma in linea di massima per un appartamento di 90 mq il risparmio con una stufa a pellet A? del 50% all’anno, il che – se non si acquista una stufa a pellet super-lusso – significa ammortizzare i costi di avviamento nel giro di circa 3 anni, dopo di che si potrAi?? avere un risparmio costante rispetto al riscaldamento a metano o gasolio.

3 thoughts on “LA STUFA A PELLET CONVIENE COME ALTERNATIVA AL METANO ?

  1. Non ho commenti se non quelli positivi, vorrei solo chiederVi se fosse possibile di occuparvi
    anche della miriade di promotori di gestori energetici e telefonici che razzolano per l’italia
    mettendo nei guai tanta gente con il loro presunto risparmio che poi si trasforma in penali e costi occulti.
    Complimenti e saluti dalla Puglia!

    1. Dipende sempre dalle zone e da chi vende, i prezzi da qualche anno si sono abbassati. Io a Milano il pellet di faggio lo pago 4,50 il sacco da 15 kg perciò sono 0,30 al kg. Se però lo compro per la montagna in Valtellina lo pago almeno 5 euro il sacco da 10 kg, vale a dire 0,50 al kg. In certe zone si paga di più, non so se si approfittano o se costa di più trasportarlo magari

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