A marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivitAi?? (Nic) segna un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente, mentre su base tendenziale la crescita A? dell’1,2% (+1,6% a febbraio), la piA? bassa dal febbraio 1969, precisa l’Istat, quando si registrA? il medesimo valore. Una spinta all’inflazione si deve agli aumenti dei prezzi dei tabacchi. Per i prodotti piA? acquistati (indice Foi, calcola i consumi delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente) i valori si discostano di poco: +0,1% congiunturale e +1,1% tendenziale.
L’indice armonizzato Ipca (comparabile a livello europeo) A? aumentato dell’1,2% su mese e ha registrato un aumento dell’1,1% su anno (1,5% a febbraio), record dal 1996. Entrambi i valori sono stati ritoccati al rialzo dello 0,1% rispetto alla precedente stima. Infine, l’inflazione di fondo A? cresciuta dell’1,9% (+2,2% a febbraio); l’inflazione al netto dei prodotti energetici si A? attestata al +1,8% (+2,2% a febbraio).
Ai??Il deciso rallentamento dell’inflazione a marzo, risente – spiega l’Istituto nazionale di Statistica – del netto ridimensionamento della crescita tendenziale dei prezzi sia nel comparto dei beni (+0,8% contro l’1,2% di febbraio) sia in quello dei servizi (dal 2,2% di febbraio all’1,7%)Ai??. In particolare, dopo gli aumenti registrati nel mese precedente, a marzo i prezzi dei beni energetici tornano a far segnare Ai??un marcato calo sul piano congiunturale, che ne accentua la diminuzione su base tendenzialeAi??.
In rallentamento risulta anche il tasso tendenziale di crescita dei prezzi del comparto alimentare, i quali tuttavia continuano, anche a marzo, a registrare aumenti su base mensile. Con riferimento ai capitoli di spesa, gli incrementi congiunturali piA? rilevanti hanno interessato i prezzi delle bevande alcoliche e tabacchi (+1%), degli Altri beni e servizi (0,3%) e dell’Abbigliamento e calzature (0,2%).
Diminuzioni congiunturali (sul mese precedente) si sono registrate per i prezzi dei Trasporti (-0,4%), della Ricreazione spettacoli e cultura (-0,2%) e dell’Abitazione, acqua, elettricitAi?? e combustibili (-0,1%). Sul piano tendenziale, i maggiori tassi di crescita si sono registrati per i capitoli delle bevande alcoliche e tabacchi (+5,2%), dell’Abitazione, acqua, elettricitAi?? e combustibili (+3,4%) e dei prodotti alimentari e bevande alcoliche (+3%).
Variazioni su base annua negative si sono avute invece nei capitoli Trasporti (-3,4%) e delle Comunicazioni (-1,9%). La scomposizione del tasso tendenziale di crescita dell’indice generale nei contributi imputabili ai diversi capitoli evidenzia che, nell’ultimo mese, il contributo maggiore A? attribuibile al capitolo degli Alimentari e bevande alcoliche, che assieme a quello dell’Abitazione, spiega il 69% del tasso di inflazione.
Nell’ambito delle 20 cittAi?? capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali piA? elevati dell’indice Nic si sono verificati nelle cittAi?? di Napoli (+2,1%), Trieste, Genova (+1,5 per cento per entrambe); quelli piA? moderati hanno riguardato Aosta (+0,2%), Trento (piA? 0,4%), Venezia, Palermo e Cagliari (+0,6 per cento per tutte e tre). Â (Al.An.)
VIA I Il Sole 24 Ore – 16 Aprile 2009